Come entrare da Sud in Arsenale Nord…

Esiste uno spazio tra il Teatro dell’Arsenale e l’ingresso “Duca degli Abruzzi” alla Biennale che permette di collegare Campo della Tana con il Piazzale dei Vigili del Fuoco, oltre il muro merlato di cinta dell’Arsenale.

Presidio del FFA il 6 febbraio 2022 davanti all’ingresso del Teatro Arsenale in Campo della Tana.
Da qui si potrebbe entrare in Arsenale senza interferenze con il Teatro dell’Arsenale della Fondazione Biennale e con le biglietterie e l’entrata della Biennale, semplicemente attraversando una grande e lunga sala e raggiungendo il Piazzale dei Vigili del Fuoco, attulmente della Marina Militare e fuori dall’area Sine Die.
Uscendo dalla sala di ingresso di deve aggirare l’Edificio Destinato all’Incatramazione dei Cordami per raggiungere il Piazzale dei Vigili del Fuoco per poi proseguire verso lo Stradal Campagna, ampia strada di servizio dell’Arsenale Sud.
Lo Stradal Campagna. A sinistra i magazzini per i cordaggi realizzati da Antonio da Ponte e a destra l’edificio in mattoni e pietra d’Istria dei Congenatori, realizzato alla fine del ottocento. In fondo, sulla sinistra una strada porta sulla Riva delle Ancore, la sponda sud della darsena grande. Proseguendo dritti, attraverso un arco monumentale, dopo aver superato sulla sinistra la Tesa dell’impianto Forza e Luce e quella dei Carreri, si arriva alle Sale d’Armi, attualmente restaurate e utilizzate dalla Biennale.

Una volta raggiunta la Riva delle Ancore sulla Darsena Grande, girando a destra si potrebbe arrivare fino alle Gaggiandre lungo la Riva est della Darsena (dove c’è la maestosa gru Amstong a vapote) e da lì arrivare alla sponda antistante la Torre Velaria di Porta Nuova dove è prevista (e anni fa finanziata dal Provveditorato Interrregionale alle Opere Pubbliche del Triveneto) la realizzazione di un ponte girevole sul Canale di Porta Nuova. Forse la Marina Militare non ama questo ponte, volendo avere sempre liberi l’accesso e l’uscita dalla Darsena. Ma il ponte potrebbe essere sostituito da un più veneziano traghetto, magari automatizzatato.

Il complesso di edifici e spazi della Biennale resterebbe a est del percorso, fruibile dai visitatori in continuità senza interferenze con il percorso permanentemente aperto al pubblico. I visitatori della Biennale potrebbero raggiungere la riva e poi rientrare attraverso varchi con un presidio elettronico, che riconosce i visitatori che hanno pagato un biglietto.

Il percorso pubblico, come qualsiasi calle veneziana, potrebbe naturalmente essere utilizzato anche per i lavori di allestimento delle mostre della Biennale.

Il percorso possibile da Campo della Tana e quindi da Riva degli Schiavoni fino all’Arsenale Nord. UN SOGNO REALIZZABILE, con accordi e contributi di buona volontà del Comune, della Marina Militare e della Fondazione Biennale.

Toponomastica dell’Arsenale

L’Arsenale è rimasto chiuso per anni e così anche moltissimi veneziani faticano ora ad orientarsi e dare i nomi ai luoghi. Questa perdita della mappa mentale di un un luogo è il primo fondamentale passo per negarne il valore culturale e aprire così la possiblità di ogni tipo di speculazione.

Ecco allora un mappa con la toponomastica dell’intero Arsenale. Alcuni nomi possono essere controversi, ma si tratta delle denominazioni più documentate, ufficializzate dal Comune nel 2015 con la mappa seguente.

Cliccate sull’immagine per vederla su Gdocs e poterla ingrandire di molto.

Toponomastica dell’Arsenale di Venezia

Biennale Freespace?

Download PDF – Italian and English Text

Come un’astronave aliena, la Biennale atterra ogni anno su Venezia, mantenendo relazioni vitali solo con altri mondi, suoi simili. È stata una grande risorsa per la città, ci chiediamo se lo sia ancora. Non stimola la ricerca artistica locale e ha progressivamente svuotato gli spazi cittadini perché i proprietari preferiscono i lauti guadagni che provengono da locazioni temporanee per gli eventi artistici, piuttosto che affittarli ad artisti e artigiani residenti.

L’Arsenale di Venezia appartiene al 75%, della sua estensione su terra, al Comune di Venezia che ha concesso alla Biennale per trent’anni, a titolo gratuito, più di 5 ettari.

Al suo interno, la Biennale ha meritevolmente restaurato spazi pregiati, ma ogni anno tende a occuparne altri. Questa ‘conquista’ rende gran parte del complesso del tutto inaccessibile alla cittadinanza e blocca la circolazione interna dei veneziani anche quando nessuna attività espositiva viene svolta. Arsenale nord / Arsenale sud senza possibilità di comunicazione e, in mezzo, la parte di proprietà della Marina Militare.

La 16ª Biennale di Architettura 2018 si svolgerà all’insegna di Freespace, concetto liberatorio e di grandi speranze che diventa paradossale poiché verrà vissuto a ‘porte chiuse’, colonizzando una volta di più l’Arsenale, e depotenziando la forza del Manifesto delle curatrici. Vogliamo partire da qui: “FREESPACE può essere uno spazio di opportunità, uno spazio democratico, non programmato e libero per utilizzi non ancora definiti” (dal Manifesto Freespace 07/06/2017).

 

Clicca qui per ingrandire la mappa degli usi attuali

Il presente
Il presente

Chiediamo che la Biennale svolga un ruolo vitale per la città, favorendo la produzione artistica in città, non soltanto la sua fruizione; stimolando la collaborazione tra artisti, artigiani e ricercatori dentro l’Arsenale.

Chiediamo alla Biennale di consentire la libera circolazione dei residenti nei suoi spazi, e di collaborare in modo stabile con le organizzazioni della cittadinanza attiva. Le possibilità di sviluppo del Compendio dipendono dall’accessibilità, transitabilità e fruizione delle persone.

Assieme alla Biennale e agli altri interlocutori presenti all’Arsenale, possiamo rivitalizzare l’intero Compendio che deve riacquistare il suo ruolo produttivo di alta qualità. Solo così tornerà ad essere attrattivo per futuri residenti, provenienti dal mondo intero. In una città viva e con una economia variegata, anche La Biennale tornerà ad essere una risorsa.

 

Clicca qui per ingrandire la mappa delle nostre proposte

MAPPA FURURO EN

26 maggio 2018
Forum Futuro Arsenale
Gruppo25Aprile
Italia Nostra VeneziaBiennale 2018 EN

Cittadinanza attiva: Risorsa o Problema?

Incontro pubblico

Organizzato da Forum Futuro Asenale

lunedì 12 marzo 2018
Fondazione Querini Stampalia Di Maggio
5252 Campo Santa Maria Formosa – Venezia

E’ gradita la registrazione che si può fare qui

Programma

17:30 Presentazione dell’iniziativa e degli invitati
Roberto Falcone (presidente del Forum Futuro Arsenale)

17:35 La proposta FFA per il Piano degli Interventi
Alberto Bernstein, Alessandro Ervas, Giorgio Suppiej, Luca Bianchetto

18:00 Il Recupero del Forte San Felice di Chioggia
Erminio Boscolo Bibi (Presidente del Comitato Forte San Felice)

18:15 Dare voce agli spiriti attivi: la città come progetto civico
Francesca Leder (Ricercatore di Tecnica e Pianificazione Urbanistica
all’Università di Ferrara)

18:30 Tavola Rotonda
Moderatore Silvio Testa

18:50 Interventi del pubblico
19:30 Chiusura lavori

Sono stati invitati alla tavola rotonda:

il Sindaco di Venezia
il Sindaco di Chioggia
la Soprintendente Belle Arti e Paesaggio per Venezia e Laguna
il Direttore dell’Ufficio di Venezia del Consiglio d’Europa
il Provveditore Interregionale per le Opere Pubbliche (ex Magistrato alle Acque)
il Comandante dell’Istituto di Studi Militari Marittimi
i Commissari del Consorzio Venezia Nuova
il Presidente della Biennale di Venezia
il Direttore del CNR