4 Museo vivo imbarcazioni veneziane

Si propone l’insediamento nell’Arsenale di Venezia del Museo Nazionale di Archeologia, Storia ed Etnografia Navale, da concretizzare d’intesa e in cooperazione con il Comando Marina e gli altri Organi statali competenti. l’Arsenale di Venezia è il più significativo complesso militare e produttivo d’impianto medievale conservato al mondo, e rappresenta un unicum nel suo genere quanto a struttura organizzata per le costruzioni navali in epoca pre-industriale ed ha avuto per secoli un ruolo essenziale quando Venezia estendeva il suo dominio nell’Adriatico e nel Mediterraneo Orientale influenzando la civiltà marittima mediterranea.

Questa è una sintesi. La scheda completa si trova qui

Localizzazione

Le tese delle Galeazze a Est e a Ovest, Tese alle Nappe, la banchina dell’Arsenale Nord dove attraccare le imbarcazioni per il “museo galleggiante”

MAPPA MUSEO

Attività Prevista

Si tratta di rendere accessibile al pubblico il patrimonio d’imbarcazioni tradizionali da lavoro e da fresco di Venezia e della laguna Veneta posseduta dalle associazioni veneziane (in parte restaurate e naviganti ed in parte destinate in ragione della singolarità e vetustà ad una conservazione museale a terra, oltre a numerorissimi utensili da lavoro e fornimenti e attrezzature complete di antiche botteghe artigiane e squeri che hanno chiuso tempo addietro al loro attività). Questa attività sarebbe a completamento per la parte del naviglio civile di quello militare del Museo Storico Navale della Marina Militare, con la più ricca ed importante sezione veneziana di imbarcazioni che si aggiunge ai già costituiti musei di Chioggia e di Cesenatico.

Il Museo dovrà articolarsi in quattro principali sezioni, complementari al Museo storico navale della Marina Militare Italiana, fra le quali:

  • una sezione archeologica per i reperti navali antichi, medievali e moderni recuperati ed in fase di recupero;
  • una sezione dedicata alla storia dell’Arsenale, inteso quale complesso urbanistico, architettonico e produttivo di rilevanza mondiale;
  • una sezione etnografica, ripartita in un settore ‘galleggiante’  in cui conservare, mantenendole ‘vive’ e fruibili, le imbarcazioni tradizionali in fasciame ancora presenti in Venezia e in area veneta in senso lato (Bragozzi, Bragagne, Batelucci, Batele buranele, Caorline da seragianti, Sandoli) e un settore didattico per l’esposizione delle tipologie arcaiche non più naviganti e delle complementari produzioni specializzate artigianali;
  • una sezione dedicata al restauro conservativo, deposito museale e magazzino di reperti, nella quale ricostituire gli antichi “luoghi del lavoro” artigiano pertinenti alla cantieristica navale, esponendo attrezzi e strumenti d’epoca raccolti da istituti culturali, cantieri e associazioni e garantendo, anche mediante l’istituzione di una scuola-laboratorio, il perpetuarsi delle capacità e conoscenze tecniche tradizionali nel settore specifico.

Si propone infine la creazione di un Centro di promozione e ricerca complementare alle sezioni museali, dotato di biblioteca e archivio specializzati, finalizzato a consolidare interscambi culturali e ad allestire esposizioni temporanee in cooperazione con le analoghe Istituzioni europee ed extra-europee.

Questo progetto sarebbe un primo concreto tassello per la costituzione di un “museo diffuso” su scala urbana e per una graduale apertura degli spazi e ambienti conservati all’interno dell’Arsenale.