Laboratorio di archeologia sperimentale sulle antiche tecniche di carpenteria navale in legno.
Le attività, una sorta di palestra per sperimentare e divulgare il patrimonio immateriale di conoscenze legato alla marineria storica si svilupperanno nelle Tese delle Galeazze in sinergia col progetto 4, la banchina dell’Arsenale Nord.
Questa è una sintesi. La scheda completa si trova qui.
Attività Prevista
È relativa allo studio, conservazione, recupero ed utilizzo di imbarcazioni tradizionali in legno con particolare attenzione alle tipologie tipiche della laguna di Venezia. Per fare questo non sarà necessario manipolare prodotti chimici inquinanti (come ad esempio biocidi per la protezione delle carene) e le dimostrazioni didattiche saranno effettuate a secco, lavorando il legname con attrezzi omologhi agli strumenti artigianali tradizionali (asce, seghe, scalpelli, pialle, ecc…).
La prima attività pilota – nel rispetto sia delle funzioni storiche del Compendio che per facilitare la mobilità al suo interno – potrebbe essere la costruzione di uno scafo da destinare al collegamento delle sponde dell’Arsenale: il traghetto a remi risolverebbe in modo economico alcune criticità sui collegamenti interni senza bisogno di realizzare infrastrutture ma solo un ormeggio. L’esperienza maturata dell’attraversamento a remi permetterà di modulare la realizzazione delle altre fasi ovvero l’organizzazione di altre iniziative culturali (conferenze, eventi, laboratori artigianali, corsi di carpenteria).
Lo scopo della costruzione è divulgativo, dimostrativo, oltre che conservativo e può essere un’opportunità per strutturare un’offerta formativa permanente per gli allievi mastro d’ascia (tra i requisiti per il rilascio del titolo di “Maestro d’ascia” ai sensi del RCN approvato con R.D. 30 marzo 1942, n. 327, tutti gli allievi che vogliano affrontare l’esame per l’abilitazione devono dimostrare di aver effettuato un tirocinio per almeno 36 mesi come “allievo maestro d’ascia” in un cantiere di costruzioni navali).
In sintesi la proposta si articola in 3 ambiti:
- traghetto interno a remi durante determinati eventi;
- ricostruzione/restauro e di un’imbarcazione e documentazione delle tecniche impiegate secondo i principi dell’archeologia sperimentale;
- cicli di incontri divulgativi aperti al pubblico.