DA DOVE INIZIARE PER RIGENERARE L’ARSENALE? Idee e proposte possibili

Incontro del 19 ottobre 2023 organizzato dal Forum al patronato Salesiano di Castello

A oltre dieci anni dal passaggio al Comune di Venezia di buona parte dell’Arsenale, questo rimane diviso i quattro parti. Le cittadelle chiuse della Biennale, della Marina Militare, del Sistema Mose, occupano e rendono inaccessibili ai veneziani i tre quarti dell’Arsenale.

La parte nord residua nella disponibilità del Comune, che ha fatto restauri minimi dopo quelli realizzati da Magistrato alle Acque prima del trasferimento, viene utilizzata in modo sporadico, per eventi anche importanti ma di breve durata. Le uniche attività permanenti sono l’ISMAR-CNR e un bar.

Siamo preoccupati per la mancanza di un piano, o almeno di una visione, e di adeguate iniziative del Comune di Venezia per l’insediamento in Arsenale Nord di attività permanenti mentre assistiamo al trasferimento di tutti i fondi che il Comune ha ricevuto dallo Stato per l’Arsenale (oltre 150 milioni) alla Biennale per realizzare interventi di recupero e restauro di proprietà comunali sia all’interno che all’esterno dell’area che questa ha in concessione, fanno pensare che l’Arsenale Nord sia gestito dal Comune solo per mantenelo pronto ad essere trasferito alla Biennale. Un’impresa per molti aspetti benemerita ma che deve essere indirizzata per non calpestare la citta nel suo percorso di crescita.

Poichè per rigenerare l’Arsenale Nord e innescare la trasformazione di tutto l’Arsenale servono progetti e una visone basata sulla storia e sullo stato dell’Arsenale, il Forum Futuro Arsenale ha ricordato i 5 progetti proposti al Sindaco nel 2017 (liquidati come mere “idee”) e illustrato altri 5 progetti per insediare all’Arsenale Nord nuove attività permanenti, in linea con la storia e la vocazione del luogo, che lo rendano un polo produttivo vivace e slegato al turismo.

Per attuare in modo pragmatico il piano non bastano i progetti: serve uno strumento di gestione delle trasformazioni e di quanto via via realizzato. Dopo la liquidazione della società Arsenale Spa da parte del comune. abbiamo proposto una “fondazione di partecipazione”.

Le nostre proposte sono solo il punto di partenza di un percorso che vorremmo poter discutere con il Comune e che intanto proponiamo ai cittadini, per avere indicazioni su come migliorare proposte e idee.

Con un piano e dei progetti si possono trovare finanziamenti sia pubblici che privati, senza aspettare, come fatto finora, che arrivino soldi da Roma per qualche restauro. Mentre si aspetta gli edifici inutilizzati vanno in rovina.

L’Arsenale è un patrimonio di alto valore che permette di richiamare le risorse necessarie alla sua graduale rigenerazione.

Agganciare la rigenerazione l’Arsenale alla locomotiva turistica sarebbe forse facile ma non nell’interesse della città che soffre di eccesso di turismo.

La realizzabilità dei 10 progetti proposti dal Forum, che prevedono anche investimenti privati, è stata illustrata in dettaglio con alcuni esempi.

Inoltre, per rigenerare l’Arsenale Nord è necessario collegarlo e integrarlo con il resto detta città, con percorsi aperti in permanenza a tutti, che facciano breccia nelle mura delle cittadelle.

Gli spazi tra gli edifici devono essere liberi per il transito, devono permettere a tutti di conoscere l’Arsenale. La Biennale da Fiera internazionale a cui si accede solo in alcuni mesi all’anno con un biglietto potrebbe diventare un “quartiere dell’arte” sempre aperto: gli edifici e i padiglioni resteranno accessibili solo con il biglietto ma gli spazi aperti fra gli edifici saranno sempre accessibili.

Dopo la cessione alla Marina delle otto tese della sponda sud della Darsena Grande e dello Stradal Campagna diventa però molto più difficile collegare Arsenale Nord e Riva degli Schiavoni.

Ma non certo impossibile aprire l’Arsenale alla città, se il Comune avrà idee chiare e tratterà con flessibile determinazione con i concessionari e con la Marina.

Per rivedere questa cessione il Forum Futuro Arsenale, con l’appoggio di Italia Nostra, si è appellato al TAR e al Consiglio di Stato.

Il PRESIDENTE AVVOCATO SUPPIEJ ha illustrato i motivi del ricorso.

Il PROFESSOR LUCA ZAN nel suo intervento ha messo a fuoco la necessità di utilizzare l’Arsenale in linea con le sue potenzialità senza però mascherarne l’architettura storica e gli spazi proprio nei periodi in cui viene aperto.

La PROFESSORESSA LAURA FREGOLENT ha illustrato le sinergie possibili con gli importanti interventi di trasformazione urbana in discussione nel sestiere di Castello.

ALTRI INTERVENTIi hanno evidenziato la necessità di una strategia condivisa per gestire unitariamente tutto l’Arsenale mantenendone la storica unità.

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